La Sala Storica

Nella definizione di Museo data dall’Assemblea Generale dell’ICOM - International Council of Museums - a Seoul 2004, il museo è definito un’istituzione permanente, senza scopi di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. E’ aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto.


Essi sono istituzioni che collezionano, tutelano e rendono accessibili patrimoni che essi detengono per conto della società, valorizzandoli con la ricerca, la conservazione e la protezione (D. Legge 112/98, Lg. 42/2004 Min. Beni Culturali)

Altra componente fondamentale per un museo è la didattica; il museo, se non vuole essere un contenitore passivo di oggetti, deve impegnarsi a trasmettere cultura a quanti lo frequentano. Si fa e si trasmette cultura quando la visita diventa esperienza di scoperta e arricchimento di fronte alle testimonianze esposte, che rendono trasparenti i loro molteplici significati e rivelano la fitta trama di relazioni con il territorio e con i valori culturali e sociali che sono intrinseci all’uomo. In questo senso è rivolto un particolare invito alle giovani generazioni con particolare attenzione al mondo della scuola nella sua complessità.


Preso atto di questa breve analisi introduttiva, il nostro Museo, costituito nel 2019 e denominato “Sala Storica – Aula di Formazione”, ha lo scopo di unire storia e tradizioni degli Alpini alla società nella quale sono espresse; partendo da un inquadramento storico generale internazionale costruirà una memoria didattica per ogni periodo, contestualizzandola con particolare risalto alla realtà, non solo alpina, di quello stesso periodo nel territorio casalese, valorizzando così il ruolo degli Alpini nella Storia Italiana, sia nelle situazioni belliche che nelle situazioni di emergenza civile e mostrando altresì in che modo l’Associazione Nazionale Alpini sia preziosa custode di questo patrimonio storico e sociale: così gli “oggetti della memoria” esposti si trasformeranno in “memoria degli oggetti”.


La Sala Storica non sarà, quindi, un’istituzione rinchiusa nel passato, un semplice custode della memoria, ma dovrà essere una risorsa viva nella società del presente, capace di rinnovarsi costantemente.